Le altre chiese
Mocaiana - Chiesa della Madonna della Neve
Descrizione
La piccola chiesa di Mocaiana, dedicata alla Madonna della Neve, sorge lungo la strada che da Gubbio va a Umbertide.
Ha la tipica struttura delle chiese di campagna di tipo devozionale: portico per far sostare i viandanti, due finestre ai lati del portone per vedere all’interno e venerare l’immagine custodita nel presbiterio, un affresco del XVI° secolo con la Beata Vergine Maria e bambino in trono, e ai lati Sant’Ubaldo e san Mauro abate.
Attualmente viene usata tutti i giorni per la celebrazione della Santa Messa feriale e per la Messa prefestiva del sabato.
Dove siamo:
Chiesa della Madonna della neve
Loc. Mocaiana, Gubbio(PG), 06024, Italia
Orari messe:
Ogni settimana dal martedì al sabato alle ore 18:00
Nerbisci - Chiesa di Gesù Salvatore
Descrizione
Su una collina in posizione elevata di fronte all’abitato di Mocaiana si trova la chiesa della frazione di Nerbisci, dedicata a Gesù Salvatore.
L’attuale struttura risale al XVI° secolo ed è composta da un ampio spazio esterno, dalla canonica interamente in pietra e completamente ristrutturata (a 2 piani, adatta per ospitalità, ritiri, e feste) e dalla chiesa.
L’edificio di culto è a unica navata, sobrio, secondo lo stile delle chiese rurali settecentesche. Sul presbiterio sono presenti due nicchie con pregevoli statue in cartapesta raffiguranti la Vergine Addolorata e San Giuseppe. Al centro si trova invece la statua del Sacro Cuore di Gesù, di scuola pugliese.
Si hanno notizie della parrocchia di Nerbisci già negli atti vescovili del XV° secolo. Negli anni ’60 del novecento alla parrocchia venne accorpata anche la parrocchia di S.Giovanni Battista in Pisciano (attuale monastero delle monache di Betlemme). Infine nel 1987 la parrocchia venne unita a quella di S.Maria in Monteleto con parroco d.Graziano Reginelli.
Si festeggia la B.V.Maria Addolorata la terza domenica di settembre.
Dove siamo:
Chiesa di Gesù salvatore
Loc. Nerbisci, Gubbio(PG), 06024, Italia
Orari messe:
Ogni 2° sabato del mese ore 17:00
Nogna - Chiesa di San Clemente I
Descrizione
La chiesa della frazione di Nogna, nella parrocchia di San Benedetto Vecchio, è situata lungo la strada che dalla Statale Pian d’Assino sale verso Pietralunga.
È intitolata al Papa martire S.Clemente I, generalmente noto come Clemente Romano, quarto vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dall’88 al 97.
La piccola chiesa rurale è stata costruita nel XVIII° secolo e ampliata agli inizi del XX°.
La struttura in pietra, molto semplice, con tetto a capriata e campanile a vela, è stata chiusa per otto anni a causa di problemi strutturali e dopo una ristrutturazione generale riaperta al culto il 2 ottobre del 2021.
Di interesse artistico il pregevole quadro con raffigurato il santo Papa titolare della chiesa.
Si festeggia, con una processione e fiaccolata notturna, la Madonna il secondo sabato di giugno.
Dove siamo:
Chiesa di San Clemente I
Gubbio(PG), 06024, Italia
Orari messe:
Ogni 1° sabato del mese ore 17:00
Montelovesco - Eremo di Santa Cecilia Eremita
Descrizione
La piccola chiesa di Santa Cecilia Eremita, sorge nella frazione di Montelovesco in un luogo isolato, carico di suggestioni e di silenzi, dove a metà del 1200 la giovane Cecilia aveva scelto di condurre vita eremitica e di preghiera, seguita poi da altre giovani.
È stata riedificata nel 1892 ed ingrandita nel 1924 ad opera di un proprietario della zona la cui devozione per la santa, come ricorda don Romano Bambini, per tanti anni parroco di Camporeggiano, è ancora oggi viva e diffusa in tutta la zona, nei comuni di Umbertide, Pietralunga, nello stesso capoluogo e perfino nelle località del lago Trasimeno. Santa Cecilia eremita è invocata per le malattie dei bambini e specie contro le convulsioni.
Prima dell’ultima ristrutturazione, che ne ha rifatto il pavimento, al centro del tempio esisteva una buca che, secondo una secolare tradizione popolare, era il giaciglio della Santa e dove venivano messi a giacere i bambini. Come ricorda il vescovo di Gubbio Ulderico Carpegna, in occasione di una visita pastorale nel 1635 annota che esiste una buca al centro della chiesa e i fedeli di tutte le località vicine “vi portano creature piccole e le pongono in detta buca” dove le lasciano stare a dormire a lungo prima di riportarle a casa.
Una cerimonia che richiama l’antico rito pagano della “incubazione“, tipica dei templi dedicati a Esculapio, divinità protettrice dei malati. In occasione della festa, oltre alle celebrazioni delle messe sia al mattino che al pomeriggio, si svolge la benedizione dei bambini, degli oggetti devozionali che si indossano (catenine, anelli, orologi, fedi) e dell’olio che i fedeli si portano dietro da casa da utilizzare, secondo la tradizione degli “olii sacri“, per ungere i malati.
Una fede ed una devozione confermate ancora oggi dagli oggetti e indumenti di bambini che vengono lasciati appesi dai genitori alla cancellata dell’ingresso.
Devozionale la visita alla nicchia sottostante la chiesa, scavata in una parete rocciosa dal torrente Mussino, per bere ed attingere acqua che sgorga da due piccole cavità ( le cosiddette “tazze“); si credono le impronte lasciate dalle mani delle Santa quando si appoggiava per bere. Anche l’acqua viene portata a casa per darla ai malati.